Archive for ottobre, 2010


Una giornata di studio su “Nuove Tecnologie per la Sicurezza e l’Alta Velocità Ferroviaria”

“ Nuove Tecnologie per la Sicurezza e l ’ Alta Velocità Ferroviaria ” è la Giornata di Studio organizzata dal Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell ’ Università di Tor Vergata – in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana (RFI), la società dell ’ infrastruttura del Gruppo FS, ed alcune Industrie del settore – per consolidare i rapporti tra il Mondo Accademico e quello dell ’ Impresa.

 L ’ evento si è svolto oggi – mercoledì 30 Maggio, – a partire dalle ore 10:00, al Centro Congressi della IIa Università di Roma “ Tor Vergata ” , a Villa Mondragone, in via Frascati 51, Monte Porzio Catone. Alla giornata di studi hanno partecipato i maggiori esponenti del mondo della ricerca e della tecnologia ferroviaria, tra i quali l ’ ing. Michele M. Elia, Amministratore Delegato di RFI, il Prof. B. Sciutto, consulente del Ministro dei Trasporti, l ’ ing. M. Serra, presidente del CIFI, il Prof. Giuseppe Fazio, dell ’ Università di Tor vergata, e lo stesso Rettore dell ’ Università Prof. A. Finazzi Agro’.

Da Tor Vergata sensore per sicurezza treni

 

 

 

 

 

(ANSA) – ROMA, 12 mag – Si chiama ”qualità di marcia” ed è un sensore messo a punto
dall’università di Roma Tor Vergata che è in grado di riconoscere se un treno sia a rischio
deragliamento dal tipo di vibrazioni emesse dalle rotaie. Il sistema, che è stato finanziato dalla
Rete Ferroviaria Italiana, fa parte di un dispositivo più complesso costituito da un portale, cioè
uno scheletro formato da altri due sensori realizzati dall’università di Brescia.
Il dispositivo, posto all’imbocco delle gallerie dei treni, ha l’obiettivo di garantire una maggiore
sicurezza e prevenire incidenti e incendi attraverso il monitoraggio anche di eventuali carichi
sporgenti, anomalie nelle sagome dei convogli e sbalzi termici. ”Per il nostro sensore – ha
spiegato Giuseppe Fazio, docente di misure elettriche all’università di Tor Vergata – ci siamo
avvalsi della tecnica del riconoscimento vocale perchè c’era bisogno di dispositivi che, non
intralciando la circolazione dei treni, consentissero comunque di verificarne la sicurezza”.
Con questo obiettivo nel 2002 è nato, in via sperimentale, il primo sensore dell’università di Tor
Vergata che ora, insieme con gli altri due sensori basati anche su scanner e telecamere a
infrarossi, costituisce il portale che sarà operativo già tra qualche mese sulle gallerie più lunghe.
Per il sensore ”qualità di marcia” Fazio è partito dall’osservazione che le anomale vibrazioni delle
rotaie nascondessero anomalie nei convogli, nei carrelli, negli ammortizzatori e nei dispositivi di
appoggio sulle rotaie e che da quei suoni si poteva arrivare, in taluni casi, a comprendere
l’esatta anomalia del treno in passaggio. ”Oltre all’aspetto della sicurezza – ha concluso Fazio – è
da sottolineare anche quello del risparmio, perchè individuando prima determinati problemi si
impedirà che questi peggiorino col tempo diventando naturalmente più pericolosi per la
sicurezza ma anche più costosi per gli interventi di manutenzione”.(ANSA).

**** PARTE 1

Descrizione dei sistemi programmabili

Schema a blocchi di una CPU e principi di funzionamento

Schema a blocchi di un DSP e principi di funzionamento

Esempio di una scheda di valutazione di un DSP (AD2181)

Semplici applicazioni di un DSP
 

**** PARTE 2

Principi di funzionamento di un ecografo

                FINALITA’

Nella prima parte il corso si prefigge l’obbiettivo di far toccare agli studenti un sistema con DSP (digital signal processing), parte attualmente integrante la maggioranza dei sistemi diagnostici.

Alcune esercitazioni fanno sì che gli studenti acquistino confidenza anche con il lato pratico di un sistema.

Durante lo svolgimento di questa parte si  faranno riferimenti generali ai sistemi di acquisizione in modo da far meglio assimilare le nozioni precedentemente esposte nel primo esame.

Nella seconda parte si approfondirà la conoscenza della struttura di un ecografo.

**** PARTE 1

1. RICHIAMI DI TEORIA DEGLI ERRORI

 2. CENNI SU ANALISI DEL SEGNALE:  generalità su: DFT, FFT, risoluzione in frequenza, finestrazione (Hanning, flat top, ecc), medie, auto e cross correlazione, coerenza

             3. Conversione A/D

                -teorema del campionamento, filtro antialiasing, sovracampionamento, noise shaping

                -sistemi di acquisizione, schema a blocchi

                -convertitori A/D, caratteristiche

                -sample & hold, caratteristiche

               -multiplexer, caratteristiche

                -tipi di convertitore A/D, doppia rampa, approssimazioni successive, flash, convertitori sigma-delta

                -convertitori tensione frequenza: caratteristiche

             4. Problemi di interconnessione, richiami sulle linee di trasmissione, fenomeno del ground loop, schema di collegamento tra sorgente e strumento, attenuatori di ingresso, partitori, compensazione

              5. Sorgenti di disturbo, tipi di accoppiamento (tratto di circuito comune, differenza di potenziale tra le terre, accoppiamento dovuto a mutue induttanze, accoppiamento dovuto a capacità parassite, accoppiamento elettromagnetico), tensione di rumore di modo normale e di modo comune, cmr nmr, metodi per ridurre il rumore di modo comune, guardie, metodi per ridurre il rumore di modo normale 

5. Stadi di ingresso, amplificatore operazionale e suo utilizzo, amplificatore per strumentazione I.A., amplificatore chopper, amplificatore ad isolamento, amplificatore a capacità vibrante

            6. Trasduttori, generalità, caratteristiche, prestazioni dinamiche, affidabilità, principi fisici, trasduttori più comuni

**** PARTE 2

APPARATI

  1. Cenni di analisi dell’immagine
  2. Elettrodi
  3. Trasformata di Radon (TAC)
  4. Risonanza Magnetica Nucleare
  5. Scintigrafia (PET, SPET)
  6. Ecografi